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Villa Schifanoia

Villa Schifanoia

via Boccaccio 121 Firenze (Firenze)

La Villa Schifanoia è una villa di Fiesole, situata in località San Domenico in via Boccaccio 121, vicino al confine col comune di Firenze. 

La villa, il cui nome ricorda il carattere di svago (per "schivare" la noia), sorge sui resti di un antico casale di Villa Palmieri. Il nucleo principale della villa, d'origine quattrocentesca, appartenne alla famiglia Cresci fino al 1550, proprietaria anche di altri numerosi possedimenti lungo la valle del Mugnone. In quell'anno passò a Bartolomeo di Bate di Zaccheria tramite transazione economica. Nel tempo ha subito vari passaggi di proprietà finché nel 1927 questa tenuta divenne proprietà del ricco americano Myron Taylor, ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede durante il pontificato di Pio XII. 

Taylor restaurò la villa per ospitare la sua collezione d'arte, e creò nell'ampio terreno verso il lato sud un bellissimo giardino all'italiana. L'americano lasciò la villa in proprietà alla Santa Sede, che per un certo periodo vi ospitò un collegio per giovani americane che studiavano a Firenze. Nel 1986 è stata acquistata dallo Stato Italiano ed adibita a Istituto Universitario Europeo. Tra gli ospiti illustri va ricordato Alexandre Dumas padre, che dedicò un suo libro proprio alla villa. La cappella gentilizia fu costruita verso la metà del XIX secolo, mentre l'ala a nord-ovest, detta "la villetta", risale alla prima metà del Novecento.Il fonte della villa sul giardino è animato da una bella loggia con tra arcate ed alcune finestre con davanzale retto da mensole e architravi sporgenti. In lato, oltre la fila di aperture del primo piano, piuttosto semplici, si trova una terrazza con balaustra con al centro un frontone sul quale campeggia uno stemma scolpito. 

Il giardino all'italiana è organizzato su tre terrazzamenti a livelli diversi, collegati da scalinate in pietra e decorati da altrettanti parterre elegantemente bordati di bosso e disposti attorno a una serie di piccole fontane. Statue, decorazioni a spugne, piccole vasche e fontane arricchiscono l'insieme, che è racchiuso da quinte di cipresso.

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