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Fondazione Minoprio di Villa Raimondi

Fondazione Minoprio di Villa Raimondi

Viale Raimondi, 54 Vertemate con Minoprio (Como)

http://www.fondazioneminoprio.it

Villa Raimondi è circondata da un vasto Parco botanico di 7 ettari dove sono raccolte oltre 300 essenze arboree principali e circa 1600 arbusti e alberi minori. 

Il Parco botanico della Fondazione testimonia il livello di preparazione degli allievi della Scuola di Floro Orto Frutticoltura, che da sempre lo accrescono e accudiscono. Un tesoro immediatamente percepibile anche dal pubblico esterno che affluisce con punte di oltre 30.000 visitatori all´anno. 

Il parco di Minoprio, che fra i suoi esemplari monumentali vanta una magnifica Magnolia grandiflora, un Tiglio centenario e una bellissima Sophora japonica "Pendula", si presenta come un archivio naturale, una biblioteca vegetale aperta alla conoscenza diretta di studenti e appassionati che possono usufruire di visite guidate affidate a personale esperto. Grande attenzione esercitano le spettacolari fioriture primaverili di tulipani e autunnali di crisantemi coreani. 

La serra tropicale 
La serra tropicale è caratterizzata da un clima che cerca di riprodurre il più fedelmente possibile le condizioni tipiche di una foresta tropicale, con una temperatura media compresa tra 24-26° C ed umidità relativa del 75-80%. Gli esemplari presenti nella serra, per la maggior parte comuni nella nostra zona come piante d´appartamento, sono di notevoli dimesioni, alcuni raggiungono un´altezza di 15 metri, come i Ficus (Ficus elastica, Ficus benjamina) e la Strelizia (Strelitzia nicolai), altri si sviluppano in larghezza, come l´enorme esemplare di Monstera deliciosa. Caratterizzano il sottobosco Asplenium nidus, Clivia miniata e le foglie colorate delle Marantaceae. Un tocco davvero esotico è conferito da gruppi di Banani (Musa) con i grossi caschi di frutti, dalla pianta del Caffè (Coffea arabica ) e dalle Palme Tropicali (Howea forsteriana ). 

Giardino mediterraneo 
Nella serra che ospita il giardino mediterraneo si creano artificialmente le condizioni che contraddistinguono il clima mediterraneo, caratterizzato da lunghe estati calde e asciutte ed inverni miti. E´ il clima tipico delle regioni che si affacciano sul mare Mediterraneo: il sud della Spagna, della Francia, della penisola balcanica e l´Italia peninsulare. La serra ospita numerose piante originarie di queste regioni come la quercia da sughero (Quercus suber), il fico d´India (Opuntia ficus-indica), l´ulivo (Olea europaea) di oltre cinquant´anni, la mimosa (Acacia dealbata) ed anche uno splendido melograno centenario (Punica granatum). Accanto a queste, esemplari di terre lontane che beneficiano delle stesse condizioni climatiche, come l’Australia ad esempio, tra cui palme (Chamaerops humilis e Jubaea chilensis), Euphorbiaceae (Euphorbia quadrangularis) di parecchi metri d´altezza, Cactacee (Echinocactus grusonii) e l´Agave americana. Abbelliscono il giardino piante più comuni ma di notevole bellezza come l’ibisco (Hibiscus rosa-sinensis) e il profumatissimo falso gelsomino (Trachelospermum jasminoides). 

Le camelie 
La camelia proviene dalla Cina e dal Giappone, dove ne crescono moltissime varietà. In Europa furono importate da G. J. Camel a partire dalla seconda metà del 1700, tuttavia, questa splendida pianta raggiunse grande popolarità soltanto un secolo dopo, in seguito al successo del romanzo di Dumas, "La signora delle camelie". Negli anni ´30 del 1900, la camelia era una pianta fondamentale e sempre presente nella maggior parte dei giardini tardo-romantici di tutta l´Europa, in Italia è coltivata soprattutto sulle sponde del lago Maggiore. Si tratta di piante generalmente rustiche, resistenti al freddo, che necessitano di terreni ricchi e ben drenati, privi di calcare e tendenzialmente acidi, coltivate soprattutto per il fogliame e per i fiori, che possono essere: singoli, semidoppi, ad anemone, a peonia, doppi formali e doppi irregolari. Presso il Parco della Fondazione Minoprio viene custodita una collezione di 127 tra specie e cultivar del genere Camellia. La collezione, presente da più di 10 anni, è costituita da esemplari diversi per forma, colore e dimensione del fiore, portamento, epoca di fioritura; caratteri che i nostri tecnici rilevano annualmente, inserendoli in una banca dati La maggior parte degli esemplari presenti appartiene alla specie Camellia japonica arbusto o albero, che può raggiungere i dieci metri di altezza, con foglie verdi scuro, e fioritura in primavera. Sono inoltre presenti un gran numero di esemplari della specie Camellia sasanqua arbusto o piccolo albero sempreverde, con piccole foglie verdi lanceolate. A differenza della Camellia japonica cresce bene in posizione soleggiata e fioritura vistosa e profumata che si protrae da novembre a marzo. 

I rododendri e le azalee 
Nel parco sono presenti collezioni di azalee e di rododendri; entrambe queste tipologie di piante, dal punto di vista botanico, appartengono al genere Rhododendron e le numerose cultivar presenti sono quasi tutte derivate da incroci interspecifici. La collezione di azalea, messa a dimora nel 1991, è composta da circa 105 cultivar di cui 12 appartengono al gruppo delle mollis, caratterizzate da bellissime e appariscenti fioriture ma con fogliame caduco a differenza degli altri gruppi che sono sempreverdi. Tra le cultivar presenti nel parco ve ne sono a fiore doppio, semidoppio e semplice; a fiori grandi, medi e piccoli, dai colori rosso intenso al giallo arancio dal rosa salmone al rosa vivo al bianco. La collezione dei rododendri, anch´essa realizzata nel 1991, è composta da 3 specie e da 43 cultivar derivate da incroci interspecifici, molte sono di grande sviluppo con foglie persistenti spesso più grandi di quelle delle azalee sempreverdi. Tra le specie ricordiamo R. russatum con fiore blu porpora brillante semplice, R. catawbiense con fiore violetto con macchie scure e R. schlippenbachii a foglie caduche con fiore bianco-rosa e macchie marroni. Sia azalee che rododendri vengono anche definite acidofile perchè esigono un terreno sostanzialmente acido, con un pH che si aggira attorno al 5 / 5,5; a livelli più alti di acidità le piante manifestano un ingiallimento del fogliame (clorosi). Il terreno inoltre deve essere ricco di sostanze organiche, sciolto e ben drenato, dato lo sviluppo superficiale dell´apparato radicale di queste piante, che esigono un´esposizione in mezz´ombra. 

Gli aceri giapponesi 
La collezione di aceri giapponesi presente nel parco, donata dall´azienda Gilardelli e messa a dimora nel 1997, è costituita da circa 60 cultivar la maggior parte delle quali appartiene alla specie Acer palmatum, solo 3 alla specie Acer japonicum e 2 alla specie Acer shirasawanum. Definiti aceri giapponesi per le origini orientali, si presentano come piccoli alberi o, più spesso, con portamento arbustivo molto compatto con forma semisferica o eretta; sono caratterizzati dalla forma molto elegante della chioma e della foglia ma soprattutto dalla spettacolare colorazione del fogliame specialmente nei mesi autunnali. Tra le Cultivar presenti nel parco ve ne sono a lamina fogliare particolarmente suddivisa e colorazione rossa in estate; a foglie verdi in estate e colorazione cremisi in autunno; con bella colorazione giallo-verde in primavera che in autunno diventa giallo-oro; infine giallo-oro con sfumature rosa-rosse in primavera che diventano verde in autunno Queste piante prediligono un terreno sciolto fertile e ben drenato con ph leggermente acido ed esigono pieno sole; è bene posizionarle al riparo da venti soprattutto nei mesi autunnali per evitare la precoce caduta del meraviglioso e colorato fogliame. 

Le piante aromatiche 
Nel Parco si trovano diverse aiuole, con finalità ornamentali e didattiche, realizzate con piante aromatiche disposte secondo progetti formali e informali. Tra le essenze utilizzate: rosmarini, salvie (Salvia officinalis), timi (Thymus vulgaris) in varietà, melissa (Melissa officinalis)), maggiorana (Origanum majorana), santoline (Santolina Chamaecyparissus), lavande (Lavandula officinalis), achillee (Achillea millefolium), rabarbaro (Rheum rabarbarum). 

Le siepi 
In Fondazione sono presenti diverse tipologie di siepi, formali (mantenute in forma regolare) e informali (in forma libera), La collezione comprende genotipi tra i più utilizzati appartenenti al genere Pyracantha e alla specie Prunus laurocerasus. Vi sono anche altre specie presenti, scelte perchè sopportano bene la potatura (come: Berberis, Carpinus, Chamaecyparis, Ligustrum, Taxus, Thuja, Viburnum). 

Collezioni varietali da frutto 
Nel frutteto della Fondazione, di oltre 10 ettari, sono presenti collezioni di vecchie e nuove varietà da frutto.Le principali specie coltivate sono: pomacee (melo, pero, cotogno), drupacee (pesco, susino, albicocco, ciliegio dolce e acido), piante sarmentose (actinidia), frutti secchi (noce, castagno, nocciolo), cachi, frutti minori (mirtillo, lampone, ribes, josta, mora senza spine, iridi di mora, giuggiolo, azzeruolo, sorbo, fico). 

I giardini tematici, posti all´interno del parco, sono dei laboratori permanenti a cielo aperto, progettati e realizzati dai corsisti. Il tema sviluppato in questi ultimi anni è quello del labirinto (es. edere, aromatiche, arbusti).

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