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Villa Luzi Votalarca

Villa Luzi Votalarca

Via Chiaravalle, 49 Treja (Macerata)

http://www.ilvecchiogranaio.it

Villa "Votalarca" si trova su un colle di Chiaravalle di Treja ed è che comprende una chiesa, la casa del fattore, il granaio (adibito nel 1989 a caratteristico ristorante agrituristico) e diverse case coloniche sparse. 

La villa e la chiesa vennero costruite nel 1737 su disegni del cingolano Angelo Maria Nucelli. La Villa fu ristrutturata agli inizi dell'Ottocento su progetto dell'architetto Andrea Vici d'Arcevia e ampliata nel 1920. L'edificio, benché serrato e compatto come tutte le residenze più o meno fortificate, mantiene il suo carattere ingentilito tanto caro ai neoclassici, soprattutto nel frontone con timpano che, vagamente, ci ricorda i rapporti aurei dell'Alberti, così come la simmetrica pianta (15x30 m.) e il tetto a due falde rastremato e rialzato nella parte centrale. 

La struttura portante è in muratura, i pavimenti sono in cotto, le scale in pietra, le volte a padiglione in cameracanna dipinte agli inizi del '900 con grottesche, allegorie e stemmi araldici. 

Del sistema fanno inoltre parte un magnifico giardino all'italiana e tortuosi viali fiancheggianti da platani, pini, cedri, olmi, abeti, olivi ed altro. 

La parte più spettacolare e lucida è rappresentata dal bosco antropizzato, dove l'arte si cela sotto le forme negligenti della natura. In mezzo al bosco, su un piccolo poggio, si trova una pagoda; pietre arenarie rivestono la sottostante grotta artificiale dedicata alla "Sibilla Eritrea", con scultura di Venanzio Bigioli. 

Sono sempre opera dell'artista settempedano la statua di Nettuno, il Tempio di Apollo e quello delle Piramidi. Foltissime piante rendono ombrosi i sentieri che si snodano e intersecano, lasciando intravedere busti marmorei, sculture, gazebi, chioschi con panche sia in pietra che in legno. 

Interessante la via dei sepolcri, così chiamata perché fiancheggiata da cippi, urne cinerarie e sarcofagi dalle funebri iscrizioni (è qui che il marchese Gianfranco Luzi, attuale proprietario, ama intrattenersi chiedendosi che fine farà la sua dimora, perché non avendo eredi maschi non può sapere a chi andrà il suo paradiso). 

Tra i manufatti si nascondono gli insidiosi giochi d'acqua e quelli meccanici, come "la chiesa dell'Eremita" e "la Giardiniera". Nel boschetto anche una giostra dell'Ottocento, delizia dei bambini dei tempi andati. 

La villa, in origine casino di caccia e ora residenza signorile di campagna di notevole valore architettonico, è una delle più interessanti e meglio conservate delle Marche. Vi hanno soggiornato fra gli altri Federico Zeri, Pietro Zampetti, Vittorio Sgarbi, Franco Freda, Romano Mussolini, Pino Rauti, Paolo Signorelli e recentemente Rocco Buttiglione, il solitario e malinconico leader del Cdu. E di tanto in tanto ospita le serate mondane dei nobili delle Marche organizzate dall'instancabile M° Andrea Carradori e dai Cavalieri di Malta.

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