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Villa d’Este a Cernobbio

Villa d’Este a Cernobbio

Via Regina, 40 Cernobbio (Como)

http://www.villadeste.it

I magnifici giardini, che circondano Villa d’Este, rappresentano uno degli esempi più armoniosi e suggestivi di scenografia barocca della Lombardia e dell’Italia. La Villa nacque per volontà del Cardinale Tolomeo Gallio, il quale la fece costruire dall’Architetto Pellegrino Pellegrini nel 1568 come sua residenza privata. Sin dal 1913 é classificata Monumento Nazionale.

 

 

Inizialmente chiamata Villa Garrovo (dal nome del piccolo torrente che tutt’oggi ne attraversa i giardini) Villa d’Este raggiunse una tale fama internazionale per lo stile architettonico, per la bellezza del paesaggio e l’importanza dei suoi giardini che, nel 1615, il Sultano del Marocco volle visitare la proprietà per vedere con i suoi occhi tanta decantata magnificenza. Nel 1815 quando Carolina di Brunswick, Principessa del Galles e futura Regina di Inghilterra, la comprò, la volle rinominare Villa d’Este. La futura Regina aggiunse al parco elementi tipici dei giardini all’inglese: i piccoli sentieri, i vialetti, i ponticelli e il Tempietto di Telemaco - monumento neoclassico - creando in questo modo un disordine simulato che è tipico dello stile pittoresco. Tra gli altri abbellimenti di quell’epoca, la misteriosa costruzione del Ceranico (il labirinto), la Villa Malakoff, la Villa Cima, la Villa dell’Ercole.

 

L’edificio della Regina d’Inghilterra, che data 1846, è famoso per il suo trompe l’oeil secondo la moda del tempo e venne così chiamato in onore di Carolina di Brunswick.

 

Più di 100 anni fa Edith Wharton scrisse nel suo libro “Italian Villas and their Gardens”: “Sebbene la Regina Carolina (proprietaria di Villa d’Este dal 1815 al 1820) tentò di rendere in stile inglese parte del parco, le caratteristiche del Giardino Rinascimentale esistono ancora!” Infatti, tuttora, nei giardini coesistono vari stili: lo stile rinascimentale, barocco, pittoresco e romantico.

 

Esempio del giardino italiano è il Viale d’Ercole, una meravigliosa prospettiva che parte dal Ninfeo e termina con la scultura di Ercole e Lica. Il Viale risale alla fine del XVIII secolo ed é definito da una doppia catena di vasche di pietra, delimitate da magnolie e cipressi, nelle quali scorre l’acqua del torrente Garrovo. E’ invece del XVII secolo, e rappresenta una straordinaria scenografia barocca, il Ninfeo (o Mosaico) dove gli infiniti ciottoli colorati creano movimenti curvilinei e decorazioni sontuose di rara bellezza. Nel 1985 agli originali otto bassorilievi ne sono stati aggiunti due dello scultore Francesco Somaini, dal tema “Abbracci” e “Solitudine”.

 

Attraverso piccoli passaggi e ponticelli, circondati da una vegetazione “accuratamente” selvaggia, si arriva ai fortilizi voluti nel 1808 dalla Marchesa Calderara, proprietaria di allora, per festeggiare le imprese belliche in Spagna di suo marito il Conte Domenico Pino, valoroso Generale di Napoleone. Così Villa d’Este, dopo essere stata nei secoli residenza privata di personalità aristocratiche, (ultima in ordine cronologico l’Imperatrice russa Feodorovna) fu trasformata in Hotel di lusso nel 1873.

 

E’ in quel periodo che vennero introdotti nel parco i campi da tennis, poi incrementati a 8 nel 1966 quando venne progettato l’intero complesso dello Sporting Club con l’Architetto Milanese Caccia Domignoni insieme all’iconica piscina galleggiante e al Ristorante Il Grill. In seguito, furono aggiunti la piscina coperta con decorazioni floreali esotiche dell’artista Comasco Beppe Spadacini e, nel 1999, il Beauty Center al primo piano dell’Albergo, collegato allo Sporting Club da un lungo corridoio sotterraneo nello stesso raffinato stile classico - moderno, che permette agli ospiti di raggiungere l’altro complesso senza dover uscire dalla Villa principale.

 

Nel 2004 fu inaugurato il Giardino dello Chef, sul tema dell’antico “Jardin Potager”. Situato sulla salita panoramica tra il Viale dell’Ercole e il Tempietto di Telemaco, l’orto botanico è il regno dello Chef, che sceglie ogni giorno le erbe aromatiche e le verdure fresche per le sue deliziose ricette. L’attenzione e la cura estrema dei giardini è per Villa d’Este una priorità: gli inserimenti architettonici che si sono susseguiti negli anni hanno aggiunto armonia alla natura circostante; gli sforzi sia progettuali che economici sono sempre rivolti non solo al mantenimento di un patrimonio ambientale così importante ma anche alla sua continua evoluzione, privilegiando l’inserimento di specie botaniche sempre più pregiate.

 

Per questo gli amanti dei giardini trovano a Villa d’Este un vero catalogo di bellezze naturali. Secondo le stagioni, profumi e colori diversi da ricordare: in primavera le rose, le camelie, il glicine, le azalee; in estate le magnolie, le ortensie, i gelsomini, gli alberi di limone. I testimoni storici dei Giardini di Villa d’Este sono i grandi platani ultra-centenari (platanus occidentalis). Regine, Imperatrici, Cardinali, Aristocratici, Capi di Stato hanno contemplato le bellezze del lago e dei giardini alla loro ombra rinfrescante.

Apertura

L’accesso al parco della Villa è consentito solamente ai clienti.


Altro

Villa d’Este ha vinto il Premio come Miglior Hotel di lusso al mondo – Luxury Travel Advisor Magazine 2017

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Foto e testi in gentile concessione da Copyright @ Archivio Villa D'Este  


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