home / i parchi / Villa I Tatti
 

Giardini nelle vicinanze


Villa Gamberaia


Meravigliosi giardini all'italiana adagiati sulle colline di Settignano, a ... continua » 

Villa Medici a Fiesole


Villa Medici a Fiesole è una delle più antiche ville appartenut... continua » 

Villa Schifanoia


La Villa Schifanoia è una villa di Fiesole, situata in località... continua » 
cerca
Galleria fotografica

Villa I Tatti

Villa I Tatti

Via di Vincigliata 26, Firenze (Firenze)

http://www.itatti.harvard.edu

La villa, anticamente di proprietà degli Zati, fu ceduta nel 1563 a Giulio d'Alessandro del Caccia. Dopo una serie di passaggi di proprietà e un progressivo processo di deterioramento, fu acquistata nel 1906 dal famoso critico e storico dell'arte Bernard Berenson. Nel 1909 Berenson incaricò Cecil Pinsent e Geoffrey Scott della trasformazione della casa e del giardino. 

L'ingresso originario, ormai in disuso, avveniva tramite un viale di cipressi, che conduce in alto verso una piccola scalinata, adornata da una nicchia, con al centro una scultura. 

Salita la scalinata si accede ad una terrazza, compresa tra l'edificio padronale e la limonaia, sistemata ad aiuole bordate di bosso, al cui centro sono posti degli alberi. 

Superata la limonaia si giunge ad una serie di giardini terrazzati disposti su un pendio rivolto a sud. Questi sono chiusi, su entrambi i lati, da alte siepi di cipresso, e ripartiti da geometriche aiuole bordate da siepi di bosso, che compongono l'ampio spazio che si distribuisce lungo il viale centrale, pavimentato a mosaico e messo in risalto dagli obelischi in bosso. 

Un passaggio nell'alta spalliera di cipresso, che chiude a valle il giardino, è indicato da due statue, che introducono ad una piccola scalinata attraverso la quale si accede ad un boschetto di lecci. Dietro la villa si trova un giardino pensile, anch'esso realizzato con aiuole bordate da siepi di bosso potato. 

Anche in questo caso Cecil Pinsent riuscì a fondere bene il giardino progettato con il paesaggio circostante, creando una serie di viali alberati, che portavano in aperta campagna. 

Bernard Berenson lasciò la villa, insieme all'importante collezione di arte del XIV, XV, XVI secolo, alla biblioteca e alla fototeca, in eredità alla Harvard University, che ne ha fatto la sede del Centro di Storia del Rinascimento italiano.


Ingresso

Ingresso gratuito


Apertura

Visitabile solo su appuntamentop, massimo 8 persone 055 603 251


Altro

Altro

Altre segnalazioni

Altre segnalazioni


Mappa
Debug toolbar