Una visita guidata del Giardino di Villa Tasca vi consentirà di passeggiare per i viali immersi nella lussureggiante vegetazione ripercorrendo i momenti storico-culturali che hanno portato alla sua realizzazione.
Il Giardino Irrégulier
Nel 1855, Lucio Mastrogiovanni Tasca decise di trasformare il giardino formale (parterre) nel
“Giardino irregolare”, un giardino all'inglese nel suo derivato “Gardenesque”. Grazie al clima mite,
piante esotiche subtropicali e tropicali avevano la possibilità di crescere meglio a Palermo che in
qualsiasi altro posto in Europa.
In questa sezione del giardino figurano alcuni degli esemplari fra i
più grandi della città di Cycas revoluta, un pino di Norfolk mozzafiato, e un buon numero di specie
diverse di palme. Mentre i viali interni sono a forma libera, si leggono ancora accenni delle
antecedenti geometrie regolari nelle quattro fontane circolari, nelle cancellate e nel lungo viale
d'ingresso.
Il Giardino Romantico
Nel 1870, iniziarono i lavori sul Giardino Romantico e sul Giardino d'Acclimatazione. Questa
sezione del giardino trova la sua ispirazione nello stile paesistico - romantico inglese, ed è composta
da tre aree: Il Lago dei Cigni, la Collinetta artificiale e il Giardino d'Acclimatazione. Cambiamenti
di quota, sculture e folly (riproduzioni in miniature di vere o immaginarie rovine classiche) evocano
nel visitatore i sentimenti del Sublime.
Il Lago dei Cigni è circondato da una foresta lussureggiante
di bambù verde e nero e palme da sottobosco. Il tentacolare Ficus macrophylla f. columnaris
domina metà del lago. Sulla sponda accanto, il tempietto monoptero dedicato a Ceres, la dea
romana dell'agricoltura, si erge sopra una montagnola con grotte artificiali. Seguendo i viali, si
incontra la Collinetta, con il suo ponte e gazebo in ghisa.
Alle sue spalle, inizia il Giardino
d'Acclimatazione con un'area dedicata alle piante succulente e alle xerofite dove, intorno un
esemplare di Dracaena draco, crescono alcune specie dei generi Yucca, Opuntia, Aloe, Agave e
Nolina. Infine, poco oltre, presiede un signorile e austero bosco di Araucaria columnaris e il
monumento dedicato al grande patriarca della famiglia, Lucio Mastrogiovanni Tasca.