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Orto Botanico dell'Università di Bologna

Orto Botanico dell'Università di Bologna

Via Irnerio 42 Bologna (Bologna)

http://www.sma.unibo.it/ortobotanico

L'Orto botanico dell'Università di Bologna fu fondato, per iniziativa del naturalista Ulisse Aldrovandi, nel 1568. Dopo vari trasferimenti trovò la sua collocazione definitiva presso l'antico Collegio Ferrerio. Sulla sua superficie di due ettari sono coltivati più di cinquemila esemplari di piante locali ed esotiche. 

Vi sono tre serre visitabili: una di piante tropicali (principalmente felci, orchidacee, bromeliacee e alberi di interesse alimentare, la seconda ospita la collezione di piante grasse, e la terza piccola serra è dedicata alle piante carnivore. L'Orto comprende inoltre l'area delle piante officinali, l'area ornamentale, il bosco parco e il settore delle ricostruzioni di ambienti naturali. 

Superata la soglia si apre il giardino ornamentale che ospita vari alberi tradizionalmente presenti negli orti botanici europei, con prevalenza di conifere, alcune di grandi dimensioni come magnolia, ginkgo e tasso. Nella parte retrostante l'edificio, si accede alla zona delle piante officinali, che richiamano l'origine e la primitiva funzione degli orti botanici. 

Qui una vasca rotonda accoglie piante acquatiche spontanee, alcune divenute ormai rare, mentre un'altra vasca, in posizione più soleggiata, ospita specie esotiche dalle belle fioriture estive. Nelle immediate adiacenze sono collocate le serre: la maggiore ospita la preziosa collezione di piante succulente. 

In un'altra serra sono ricreate condizioni climatiche caldo umide che permettono la crescita di piante delle zone tropicali e delle foreste pluviali equatoriali: felci, orchidee, alberi di interesse alimentare come banano, mango, tamarindo, caffè, cocco, pepe. Infine in una piccola serra è dislocata anche una piccola collezione di piante insettivore che attraggono per le particolarità morfologiche dei dispositivi e degli organi con cui catturano le prede.

Nella zona retrostante la serra si sviluppa il bosco parco, un ampio prato nel quale crescono alberi isolati, per lo più originari delle zone temperate dell'emisfero come platano, pioppo del Canada, noce bianco, liquidambar, cipresso calvo. Al bosco parco si affiancano, poi, alcuni settori dell'orto dedicati alle ricostruzioni ambientali come il bosco golenale tipico delle zone limitrofe ai corsi d'acqua di pianura. Lo stagno artificiale ospita invece la vegetazione palustre naturale delle zone umide della pianura un tempo molto più estese delle attuali. 

A fianco dello stagno, su una piccola area rilevata, è in atto la ricostruzione di una rocciera destinata a ospitare specie tipiche di questi substrati.La parte più settentrionale dell'orto è destinata alla ricostruzione dei boschi appenninici che ricoprono i versanti collinari e montani dell'Emilia.Il settore orientale, più asciutto e soleggiato, ospita piante tipiche del bosco sempreverde dell'area mediterranea. Il settore centrale del terrapieno si caratterizza per la presenza di specie proprie dei boschi misti di querce e altre latifoglie decidue. 

Nel settore occidentale del terrapieno, infine, più ombroso e fresco, è in atto la ricostruzione del bosco di faggio tramite l'introduzione di piante prelevate da faggete appenniniche. A fini di studio è inoltre possibile consultare l'Erbario, ricco di circa 110.000 piante essiccate, raccolte in collezioni dal XVI secolo in poi: la più antica è quella cinquecentesca di Ulisse Aldrovandi. Il Museo botanico è invece aperto al pubblico ed espone campioni appartenenti alle collezioni più importanti.


Ingresso

Ingresso gratuito


Apertura

Lun - ven 8.30 - 15.30; sab 8.30 - 13.00


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