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Villa Redenta

Villa Redenta

Via di Villa Redenta, 1 Spoleto (Perugia)

http://www.villaredenta.com

Il parco di villa Redenta si trova a nord della nobile Spoleto, lungo il diverticulum pedemontano che collega l’antica via Flaminia Minor alla città, e permette di raggiungere piacevolmente e facilmente in passeggiata il centro storico e i principali monumenti della città. 

L’area, sensibilmente trasformata dall’espansione urbanistica dal secondo dopoguerra in avanti, fa emergere oggi la Redenta quale uno dei più notevoli esempi di villa suburbana

 Il parco è organizzato su componenti di assialità e simmetria. All’asse della villa si allineano una grande vasca dal profilo mistilineo con obelisco centrale e, in fondo al parco, le finte rovine di un tempietto neoclassico. Intorno alla vasca si apre il vasto parterre erboso circondato da siepi di bosso ed alloro. Il tempietto, faceva da sfondo alle rappresentazioni teatrali. 

Accanto alle finte rovine, si apre il parco di lecci con impostazione paesistica, ricco di episodi quali la fontana rupestre con laghetto, la meridiana, la ghiacciaia, il vascone ovale e la pavimentazione romana in cotto, sul retro delle scuderie. Davanti alla “coffe house” spiccano un esemplare di cedro del Libano di oltre duecento anni, ed una magnolia risalenti all’impianto originario del giardino. 

Villa Redenta deve il suo nome a una serie di vicissitudini di proprietà. In particolare a quando nell’Ottocento in una manciata di anni i “Casini” passarono in mano a Francesco Marignoli, che lesto li rivendette a papa Leone XII solo un anno dopo, per poi ritornare alla famiglia Marignoli e meritarsi così il nuovo appellativo di villa “redenta” (cioè ricondotta ai vecchi proprietari). È la famiglia Orsini a far costruire la dimora nel 17esimo secolo su impianto romano, di cui tra l’altro si conservano ancora i resti. La proprietà passa poi ai Locatelli da Cesena ed è a loro che si deve l’attuale fisionomia della villa (a cura probabilmente dell’architetto Pietro Ferrari) con aggiustamenti tra il Settecento e i primi dell’Ottocento, allorquando la Redenta fluisce tra i beni dei Marignoli che ne modificano le pertinenze, conferendo al verde l’aspetto attuale. 

Attualmente la villa è di proprietà della Provincia di Perugia, con la fattoria adibita ad ostello e le scuderie a sala multifunzionale.La struttura principale è costituita dal blocco rettangolare che si affaccia direttamente sulla strada prolungato ai lati dal muro di cinta formato dagli annessi.

 La centralità del prospetto è messa in evidenza dal portone d’ingresso, ad arco sormontato da balconcino su mensole in pietra, della facciata principale su due piani. Alla facciata opposta, quella che dà sul parco e si sviluppa su tre piani, è conferita maggiore importanza dalla presenza delle due torri quadrate agli angoli e del portico a tre archi con muratura bugnata, a piano terra. In sommità, il palazzo è impreziosito dall’importante cornicione a mensole sporgente, elemento decorativo che si ripete anche sulle due torri. 

All’interno, notevoli sono l’atrio decorato con figure di soldati napoleonici e ritratti marmorei dei Papi ospitati nella villa e le sale dai soffitti affrescati e a cassettoni decorati.Ai lati della villa, il complesso è completato sia dall’edificio a ferro di cavallo dai caratteri settecenteschi che ospita la cappella e si affaccia sul giardino segreto, sia, al lato opposto, dalla “coffee house” in stile tardo rococò, con a seguire il tempietto dorico, la fattoria e le scuderie.

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Nella VIlla ha sede l'Ostello Villa Redenta.


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